Isola dei Nuraghi “Mantenghja” 2009 – Capichera

Annata: 2009

Denominazione: Isola dei Nuraghi IGT

Vitigni: Vitigni Autoctoni

Alcol: 14% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 16/18 °C

Bernardi Rate: 98/100

Tipologia: Rosso Sardegna

Peculiarità: Prodotto in poche e preziose bottiglie, questo vino è la realizzazione di un progetto ambizioso. La scelta del monovitigno autoctono e la selezione dei grappoli migliori sono accompagnate da un affinamento di 24 mesi prima di passare in bottiglia. Mantènghja è un vino di razza, intenso e morbido, che evolve negli anni. Commercializzato dopo 4 anni dalla vendemmia per esprimersi al meglio, Mantènghja nel dialetto gallurese è una benedizione.

120.00

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NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore rosso cupo con riflessi violacei intensi. Al naso grande intensità e concentrazione; si riconoscono: ribes, mora, mirtillo, bacche di ginepro, menta, caffè e cioccolato. In bocca pieno, caldo, rotondo e polposo; il frutto è maturo, la persistenza in bocca continua con un finale avvolgente, sostenuto da una grande stoffa e da una fine trama tannica.

ABBINAMENTO

Per occasioni più esclusive, ed accostare ai piatti più raffinati e preziosi.

CANTINA

L’estremo nord della Sardegna vede nella Gallura un’area particolarmente vocata alla viticoltura. Qui, negli anni settanta del secolo scorso, ha avuto inizio la storia della cantina Capichera, grazie alla famiglia Ragnedda che impianta nuovi vigneti di vermentino e costruisce una cantina per la produzione di vini di alta qualità.
Con molto entusiasmo ma anche con molti investimenti e con molto dispendio di energie, i giovani fratelli Fabrizio e Mario Ragnedda cominciano a lavorare in cantina agli inizi degli anni ’80, proprio nel momento in cui le prime bottiglie di Vermentino con etichetta Capichera arrivano a essere commercializzate per la prima volta. Attualmente Capichera distribuisce i propri vini a livello internazionale, e gli originari dieci ettari di vigneto sono diventati sessanta. Il livello qualitativo ha visto un costante e continuo incremento e allo stesso tempo, pur seguendo la strada dell’innovazione e della sperimentazione, senza compromessi è tutelata al massimo la tipicità di ogni etichetta.
Tra i filari, la forma di allevamento è in parte a guyot e in parte a cordone speronato, con qualche pianta allevata anche ad alberello, ma soprattutto ogni pratica agronomica è adottata in maniera oculata e attenta, così da far sì che di vendemmia in vendemmia le uve rispondano ai massimi standard qualitativi.
In cantina, mirabilmente vengono unite le più antiche tradizioni locali con le più moderne tecnologie enologiche, per cui nel massimo rispetto delle caratteristiche intrinseche della materia prima, la ricerca e la sperimentazione sono continue e costanti.
Ecco allora che abbiamo il “Lintóri” e il “Vign’Agena”, il “VT” e il “Santigaìni”, il “També”, il “Liànti” e “Assajé”, e ancora “Manténghjia” e “Albóri di Làmpata”: ogni vino etichettato Capichera è caratterizzato da una grande concentrazione estrattiva, da un’elevata potenza alcolica e da una spinta maturità del frutto. Il risultato è che, a oggi, tutti gli amanti dei prodotti enologici italiani conoscono i mitici fratelli Mario e Fabrizio, i quali hanno contribuito in maniera fondamentale a cambiare, in meglio, il volto della viticoltura sarda.

Peso 1 kg
Regione

Sardegna

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