Nella luminosa vallata alsaziana, nel piccolo comune di Turckheim, sorge la cantina Louis Maurer, una delle realtà più giovani e promettenti del nuovo corso alsaziano. Figlio di Patrick Meyer, pioniere del vino naturale in Alsazia, Louis porta avanti una visione personale, libera e rigorosa della viticoltura, fondata su biodinamica, autenticità e radicale rispetto del suolo. Le vigne, dislocate in alcuni dei terroir più vocati della regione – tra cui les terroirs granitiques e calcaires de Turckheim et de Wintzenheim – sono coltivate senza uso di sostanze chimiche e secondo i ritmi lunari, in un equilibrio perfetto tra mineralità, energia e vita microbica del terreno. Le varietà lavorate includono Riesling, Pinot Gris, Sylvaner, Gewürztraminer e Pinot Noir, interpretate con mano leggera, vinificate in modo del tutto naturale: fermentazioni spontanee, nessuna chiarifica, niente filtrazioni, e bassissime dosi (o totale assenza) di solforosa. Le vinificazioni avvengono in tini neutri o anfore, con lunghi affinamenti sulle fecce fini, per vini che esprimono energia, trasparenza e tensione verticale. Louis Maurer firma cuvée vive, salate, tattili, capaci di raccontare la pietra, la luce e l’aria dei Vosgi con una purezza che emoziona. Ogni bottiglia è un piccolo evento, realizzata in quantità limitatissime e molto ambita tra gli appassionati di vini naturali. L’estetica delle etichette è semplice, quasi meditativa, coerente con un progetto che non cerca il clamore ma la profondità del gesto agricolo e la verità del bicchiere. Louis Maurer è oggi una delle voci più sincere e vibranti della nuova Alsazia, un autore del vino che parla sottovoce ma lascia un segno profondo.