Barolo DOCG Riserva “Bricco delle Viole” 2019 – Viberti

140.00

Annata: 2019

Denominazione: Barolo “Bricco delle Viole”

Vitigni: Nebbiolo 100%

Alcol: 14% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 16/18°C

Bernardi Rate: 94/100

Tipologia: Rosso Piemonte

Peculiarità: Nella geografia mitologica del Barolo, ci sono cru che hanno fatto la storia, e poi c’è Bricco delle Viole. Questo è un luogo magico, un’altura che guarda le montagne e sente il respiro delle Alpi. Non è un caso che la famiglia Viberti abbia scelto di vinificare separatamente una delle particelle più speciali di questo vigneto. Bricco delle Viole è uno dei vigneti più alti di tutta la denominazione Barolo, con altitudini che raggiungono i 450 metri s.l.m.. Questo lo rende un luogo speciale per la maturazione del Nebbiolo: Altitudine Elevata: Le escursioni termiche tra giorno e notte amplificano i profumi e preservano l’acidità naturale del vino. Esposizione Sud-Ovest: Le uve ricevono il sole fino a tardo pomeriggio, garantendo una maturazione completa e graduale. Suolo di Origine Tortoniana: Marnoso, con una composizione limo-argillosa e pochissima sabbia. Questo tipo di terreno trattiene meglio l’umidità e permette alla vite di affrontare anche le annate più calde con equilibrio. Il vino nasce da una sola particella di 0,5 ettari, situata a sinistra della strada che divide il cru. A differenza di altri produttori, questa parcella viene utilizzata esclusivamente per la Riserva e non viene assemblata con altre particelle del Bricco delle Viole. È una parcella unica, destinata solo alla Riserva, per preservare la sua identità e il suo carattere inconfondibile. Capacità di evoluzione: 15+ anni.

3 disponibili

NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore rosso granato brillante, al naso bouquet di fiori secchi e confettura di frutti rossi, con delicate note di spezie dolci, cacao, e mentolo. Al palato austero ed elegante, con tannini setosi ed avvolgenti che si fondono con una spiccata mineralità.

ABBINAMENTO

Da accompagnare a grandi arrosti e selvaggina, Primi piatti di carne e formaggi.

CANTINA

La storia di Viberti è una storia d’amore per la terra, per il vino e per le persone. Comincia nel 1923, tra le colline di Vergne, quando il Cavalier Antonio Viberti acquista la Locanda del Buon Padre, un rifugio di ospitalità e sapori autentici.

È nello scantinato di quella locanda che prende vita il sogno: Antonio inizia a vinificare per i suoi ospiti, scegliendo Dolcetto, Barbera e Nebbiolo, uve sincere e quotidiane, che parlano la lingua della Langa. I suoi vini, serviti tra un piatto e una stretta di mano, raccontano fin da subito una storia di autenticità e legame con il territorio.

Nel 1967 il secondogenito Giovanni, affiancato dalla moglie Maria, muove i primi passi all’interno della piccola cantina di famiglia, ereditando la passione e i valori trasmessi dal padre Antonio. La presenza di Maria si rivela sin da subito determinante: donna di cucina, dotata di una grande sensibilità e operosità, partecipa attivamente alla preparazione dei piatti della Locanda del Buon Padre, contribuendo con il suo lavoro quotidiano e il suo spirito accogliente a consolidare l’identità familiare e gastronomica dell’azienda. Il binomio fra cucina e cantina, da sempre cuore pulsante della casa Viberti, si rafforza in quegli anni grazie alla sinergia tra Giovanni e Maria.

Negli anni ’70, spinta dall’entusiasmo della nuova generazione e dalla crescente affermazione del vino piemontese, la cantina vive una prima fase di espansione: vengono realizzati nuovi locali di vinificazione e le fermentazioni iniziano a svolgersi in moderne vasche di cemento, migliorando il controllo sulle temperature aspetto fondamentale per garantire qualità e stabilità nei vini.

Alla fine degli anni ’80 si apre una nuova stagione: è il tempo della sperimentazione, delle prime micro-vinificazioni separate per singolo vigneto. L’introduzione delle vasche di acciaio a temperatura controllata consente di esaltare l’identità delle diverse parcelle, dando vita a vini più precisi, espressivi e territoriali. Questo cambio di passo coincide anche con l’inizio di un’apertura verso l’estero: dalla vendita locale si passa gradualmente all’ingresso nei mercati europei, con le prime esportazioni verso paesi limitrofi che iniziano a riconoscere e apprezzare il valore autentico dei vini Viberti.

Gli anni ’90 segnano poi un momento decisivo per la cantina: è l’inizio dell’avventura oltreoceano. I vini della famiglia Viberti approdano per la prima volta sul suolo americano, riscuotendo interesse e riconoscimento nel crescente mercato statunitense, sempre più attratto dalle storie autentiche, dai vini legati alla terra e dalle famiglie che li custodiscono.

Oggi è Claudio, figlio più giovane di Giovanni e Maria, a portare avanti il sogno di famiglia. Lo fa con lo sguardo rivolto all’eccellenza, ai dettagli, al rispetto della terra. Con oltre 26 ettari di vigneti, un team giovane e determinato, Claudio guida Viberti Barolo unendo tradizione e visione.

Nel 2006 nasce La Gemella, una Barbera d’Alba intensa e di unicità, dedicata proprio a Maria: un tributo al cuore della famiglia.
Il Barolo Buon Padre, invece, continua a essere l’anima della produzione: un vino che evolve ma resta fedele alle sue radici, frutto oggi di un assemblaggio di dieci MGA, nel pieno rispetto della biodiversità.

Nel tempo, Viberti ha dato voce a grandi terroir come Monvigliero e San Lorenzo di Verduno, vinificati con cura e in collaborazione con famiglie custodi dei vigneti, rinnovando così la storica tradizione “négociant”.

Peso 1 kg
Vitigno

Nebbiolo

Regione

Piemonte

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