Salento Spumante Dolce Rosato IGP “Moscatello Selvatico” 2022 – L’archetipo (TRIPLE A)

Annata: 2022

Denominazione: IGP Salento, Vino Spumante di Qualità

Vitigni: Moscatello selvatico 95% + Moscato a bacca rossa 5%

Alcol: 8% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 6/8°C

Bernardi Rate: 89/100

Tipologia: Spumante Dolce Metodo Ancestrale Rosé

Peculiarità: Vinificazione (metodo ancestrale di spumantizzazione): dopo pigia-diraspatura e pressatura soffice, il mosto fermenta spontaneamente grazie all’aggiunta di pied de cuve, da moscati minori a bacca rossa raccolti 10 giorni prima, che assicura oltre ad un bel corredo di lieviti autoctoni anche una bella quantità di antociani. La fermentazione è svolta a basse temperature per circa 40 giorni; il mosto in fermentazione viene travasato in autoclave dove avviene la presa di spuma. Giunti ad un residuo zuccherino di circa 50 gl viene ab-bassata la temperatura sotto i 10°C per fermare la fermentazione. Seguono diversi mesi in queste condizioni, con batonnage continui del proprio fecciolino nobile fino a giungere ad una stabilità natura-le del vino spumante, a cui segue l’imbottigliamento. Decantazione naturale senza chiarificanti. Non filtrato. Minima aggiunta di anidride solforosa in pre-imbottigliamento.

17.00

Esaurito

NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore ramato, ricco di sentori floreali e fruttati. Al gusto equilibrato e vellutato, ricco di acidità agrumata.

ABBINAMENTO

Il suo residuo zuccherino naturale lo indicherebbe solo per gli abbinamenti di fine pasto, ma la sua grande integrità di frutto lo rende abbinabile ad una vasta gamma di preparazioni culinarie. Lo consigliamo con i nostri lievitati ai gusti frutta, oppure crostata di frutta.

CANTINA

Francesco Valentino Dibenedetto, agronomo e contadino dalla nascita, figlio di Carlo Dibenedetto, viticoltore da sempre. Già dagli anni ’80 inizia la conversione dell’azienda all’agricoltura biologica ma osserva che la vitalità dei propri terreni non procede come dovrebbe ed è per questo che dal 2000 passa al biodinamico in seguito agli studi sul lascito culturale di Rudolf Steiner.
Dopo qualche anno di biodinamica si accorge che c’è ancora qualche cosa che sfugge e per questo, in seguito alla comprensione del pensiero di Masanobu Fukuoka, giunge finalmente a praticare un’agricoltura del tutto sostenibile, in cui le sinergie tra tutti gli anelli dell’ecosistema sono finalmente innescate. Questa è l’agricoltura sinergica, in cui si giunge a non commettere più il più grave errore che ancora si compie praticando tutti gli altri tipi di agricoltura (dalla convenzionale, alla biologica, alla biodinamica): l’aratura.
Questa nuova avventura si sviluppa insieme alla moglie Anna Maria e i suoi quattro figli: Carlo Nazareno, Domenico, Andrea, e Maria Clelia. E’ grazie all’impegno costante e responsabile di tutti loro che è stato possibile la costruzione dell’attuale cantina, tutta in tufo, dove in queste precise condizioni climatiche è possibile la valorizzazione delle pregiate uve di proprietà senza l’uso della chimica. L’ingresso in azienda della nuova generazione, sotto la guida di un grosso bagaglio esperienziale di Francesco Valentino, non potrà che dare slancio e vitalità all’archetipo.

Peso 1 kg
Regione

Puglia

Vitigno

Moscatello Selvatico, Moscato a bacca rossa

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