Rosso di Montalcino DOC “Sogni e Follia” 2019 – Podere Le Ripi (TRIPLE A)

Annata: 2019

Denominazione: Rosso di Montalcino DOC

Vitigni: Sangiovese 100%

Alcol: 13.5% Formato: 0.75

Temperatura di servizio: 16/18 °C

Bernardi Rate: 92/100

Tipologia: Rosso Toscana Triple A

Peculiarità:  Il vino “Sogni e Follia” nasce nella zona sud della collina di Montalcino, in località Castelnuovo dell’Abate, appena sotto la famosa Abbazia di Sant’Antimo. È qui che sorge il Podere Le Ripi, una trentina di ettari gestiti seguendo i principi della biodinamica e con vigne coltivate ad alta densità d’impianto. I terreni sono piuttosto eterogenei, ricchi di argilla, tufo, sabbia, scisti e calcare, naturalmente fertili grazie alla biodiversità e a un ambiente naturale sano e incontaminato. Al termine della vendemmia, la fermentazione alcolica si svolge in modo spontaneo con lieviti indigeni in vasche di cemento e con un periodo di macerazione sulle bucce di circa tre settimane. Prima dell’imbottigliamento, il vino matura per 30 mesi in botti grandi di rovere.

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NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore rosso rubino luminoso alla vista. Profilo olfattivo marcato da sensazioni di frutti rossi, di succo di lampone e marasca, unite a ricordi di sottobosco, erbe aromatiche e cenni minerali. Assaggio ampio, elegante, con un tannino fitto e una buona acidità.

ABBINAMENTO

Ottimo con primi piatti al ragù di carne, con arrosti e polpette in umido.

CANTINA

Francesco Illy, proprietario della cantina Podere Le Ripi, si innamorò di Montalcino nel 1984, quando, lavorando come fotografo naturalista, capitò per caso in questa zona della Toscana. Fu amore a prima vista, e Francesco decise di trasferirsi immediatamente a Montalcino, senza pensare al vino, di cui era comunque un grande amante, focalizzandosi sulla costruzione della propria “dimora”.
“La bellezza, la distanza da tutto ciò che noi chiamiamo civiltà, l’assenza di moderne architetture, orribile scempio del secolo scorso che ha distrutto interi paesaggi italiani, i profumi che pervadono tutto l’anno queste colline, la vista in profondità, a est di Monticchiello…e Montepulciano, il vulcano preistorico del Monte Amiata a sud, le colline ad anfiteatro che proteggono le Ripi a ovest e a nord….Tutto questo, così meraviglioso…Ma anche così incontaminato.” Ecco cosa ha colpito Francesco sin da subito, obbligandolo quasi a dare una svolta alla propria vita.
Dopo circa una decina d’anni, un caro amico lo chiamò, per fargli vedere un appezzamento di terra unico, uno degli ultimi rimasti in vendita prima della salita vertiginosa dei prezzi dei vigneti di quest’area: fu allora che Francesco decise di lanciarsi, iniziando a preparare i campi per i vigneti, partendo con il sangiovese, con una densità di 5.000 piante per ettaro. Dopo qualche anno però Francesco si chiese se una maggiore densità avrebbe potuto fornire meno grappoli per pianta, ma dotati di una qualità superiore. Da qui, il lampo di genio, o di pazzia, che lo porta, entro pochi anni, a piantare 62.500 piante per ettaro, andando a costituire il vigneto più denso del mondo!Una scommessa vinta in prima persona da Francesco, che oggi da questa parcella ottiene il celebre Toscana IGT “Bonsai”.
Tra i filari non si utilizzano molecole non naturali, e quindi si sceglie di far crescere ogni pianta alla “vecchia maniera”, trattando il suolo con principi di agricoltura biodinamica, riuscendo così a esprimere l’autenticità di ogni singolo terreno, dei diversi microclimi e degli uvaggi pensati in cantina.

Peso 1 kg
Regione

Toscana

Vitigno

Sangiovese

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