Nuits-Saint-Georges “Château-Gris” “Les Terrasses” MONOPOLE 2019 – Albert Bichot

Annata: 2019

Denominazione: Nuits Saints Georges Les Terrasses MONOPOLE

Vitigni: Pinot Noir 100%

Alcol: 12.5% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 16/18 °C

Bernardi Rate: 92/100

Tipologia: Rosso Francia/ Rosso Borgogna MONOPOLE

Peculiarità: Lo Chateau Gris è stato costruito nel XVIII secolo nel mezzo del suo vigneto murato di 3,5 ettari (8,6 acri). Dopo che le viti furono distrutte dalla fillossera, il tetto del castello fu ricoperto di ardesia grigia, mentre in Borgogna si usano tradizionalmente le tegole. Gli abitanti di Nuits-Saint-Georges iniziarono quindi a chiamarlo Château Gris (“castello grigio”) e il nome rimase. A Nuits-Saint-Georges, solo 7,3 ettari (18 acri) producono vini bianchi, di cui 4,3 ettari (10,6 acri) di Premier Crus. Il nostro vigneto di 0,67 ha (1,65 acri) si trova sulle alte terrazze della collina, sopra il castello. Le vigne, di circa 20 anni, vengono vendemiate manualemente, vinificazione in botti di rovere nuovo per il 35%. Affinamento in botti di rovere 100% per 14/18 mesi per circa il 35% in botti nuove.

130.00

Esaurito

NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore rosso rubino. Al naso sviluppa aromi con predominanti sfumature floreali e minerali insieme a un accenno di pane tostato. Al palato, questo vino è molto semplice e rotondo con una base minerale distinta, alcune sfumature di liquirizia e un sapore legnoso elegante e discreto. Buona lunghezza complessiva.

ABBINAMENTO 

Ideale con pesce pregiato, crostacei, pollame in salsa e formaggi saporiti.

CANTINA

Le prime tracce dei Bichot risalgono al 1214, e dal 1350 si hanno ritrovamenti di questa famiglia – il cui stemma raffigura un simbolo particolare, il cervo – all’interno della Borgogna. Venendo a tempi più recenti, Albert Bichot, nato nel 1900, è uno dei pionieri del commercio internazionale, e viaggiando per America, Asia e Oceania contribuì a far conoscere i vini prodotti dalla sua famiglia. Oggi a capo della cantina troviamo un altro Albert, alle redini dell’azienda a partire dal 1996. Albert ha avuto il merito di effettuare una transizione fondamentale per le sorti della cantina, dal passato al futuro. Le sfide di oggi sono molte, in primis la transizione verso l’agricoltura biologica di buona parte dei vigneti di proprietà, e poi l’adattamento a nuovi mercati, con idee precise su come i vini della Borgogna possono inserirsi nei medesimi. Oggi gli ettari di proprietà sono molti, più di 100, soprattutto grazie al conferimento di diversi contadini che condividono la stessa concezione lavorativa in vigna della Maison. Dal nord al sud della Borgogna, le uve coltivate sono quelle tipiche dell’area – chardonnay, pinot noir e aligoté – allevate attraverso pratiche sostenibili, che mirano a rispettare il naturale ciclo vitale delle piante. In cantina l’approccio limita gli interventi umani al minimo, per lasciare che siano i terroirs a parlare. Oggi le tenute che fanno parte della Maison Albert Bichot sono addirittura sette, sparse in diversi territori, dallo Chablis al Pommard, passando per tante denominazioni, dall’Aloxe-Corton alla Vosne-Romanée. Tantissime sono le etichette prodotte, in una gamma quasi infinita che fornisce un panorama di varietà davvero unico, in grado di soddisfare sia i più grandi conoscitori della Borgogna, sia coloro che si approcciano per le prime volte a tale regione. Bottiglie espressive, che raccontano una storia fatta di tradizioni, artigianalità e voglia di mettersi alla prova.

Peso 1 kg
Vitigno

Pinot Nero, Pinot noir

Regione

Francia

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