Moscato d’Asti DOCG 2022 – Vietti (tappo Stelvin)

Annata: 2022

Denominazione: Moscato d’Asti DOCG

Vitigni: Moscato 100%

Alcol: 5% Formato: 0.75l

Temperatura di servizio: 10/12°C

Bernardi Rate: 95/100

Tipologia: Dolce Piemonte

Abbinamento: Formaggi Erborinati, Dolci alla frutta e cremosi, Paste secche, Panettone Esotico – La Pasticceria

Peculiarità: Uve provenienti da piccoli vigneti in Castiglione Tinella. 4.500 piante per ettaro coltivate a Guyot con un’età media di 40 anni. Il terreno è calcareo argilloso. Raccolta delle uve rigorosamente manuale, la vinificazione inizia con una pressatura soffice delle uve e la naturale decantazione a freddo. Il mosto rimane stoccato a temperatura molto bassa in serbatoi di acciaio inox per evitare fermentazioni spontanee. Nel corso dell’anno singole porzioni di mosto vengono portate in autoclave ad una temperatura di 12-14 gradi per avviare la fermentazione alcolica. Al raggiungimento di circa il 5,5% vol. la fermentazione viene interrotta tramite un rapido raffreddamento della temperatura. Il vino, solo parzialmente fermentato, viene così filtrato. Il Moscato non svolge fermentazione malolattica e viene imbottigliato con filtrazione sterile mantenendo così la sua naturale freschezza, aromaticità e bolla fine.

17.00

Esaurito

NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore giallo paglierino luminoso, leggermente frizzante. Intenso aroma di pesche, petali di rosa e ginger. Dolce delicato al palato, con una modesta acidità, buon equilibrio e complessità. Finale di albicocche fresche.

ABBINAMENTO

Ottimo come aperitivo, dolci alla frutta e cremosi, paste secche, formaggi erborinati, aragosta.

CANTINA

La cantina Vietti ha sede a Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe, una delle zone più vocate al mondo per la produzione di grandi vini. Fondata a fine Ottocento da Mario Vietti, ha iniziato a produrre vini sin dal 1919. Una figura fondamentale nello sviluppo della cantina Vietti è certamente rappresentata da Alfredo Currao, enologo che dagli anni Cinquanta ha selezionato e vinificato uve provenienti dai singoli vigneti, dando vita, nel 1961, ai primi “cru”: il Barolo Rocche e il Barbaresco Masseria. Non ci stupisce l’importanza riservata al Barolo e al Barbaresco, simboli del Piemonte e dell’Italia vitivinicola in tutto il mondo, maestosi biglietti da visita della grandezza del Nebbiolo. Ma il Piemonte è anche sinonimo di Barbera, altra eccellenza della produzione di Vietti, e di pregiati vini bianchi.

A tal proposito è doveroso ritornare alla figura di Alfredo Currao, soprannominato il “padre dell’Arneis” per aver riscoperto questa qualità di uva nel 1967 e per essere stato il primo a vinificarla in purezza. A distanza di alcuni decenni, l’Arneis è divenuto il vino bianco più importante delle Langhe e uno dei più apprezzati in tutta Italia.

Un’altra peculiarità della produzione di Vietti è rappresentata dalle etichette d’autore, pregevole iniziativa che ha coinvolto artisti del calibro di Gianni Gallo, Pietro Cascella, Pier Paolo Pasolini e tanti altri. La competenza e la lungimiranza degli uomini hanno saputo unirsi alle infinite potenzialità del Piemonte: così Vietti viene oggi considerato uno dei più autorevoli esponenti nel variegato mondo del vino e rappresenta nel modo migliore l’eccellenza delle bottiglie made in Italy.

Peso 1 kg
Vitigno

moscato

Regione

Piemonte

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