NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore giallo paglierino, presenta note floreali, di agrumi, miele d’acacia, albicocca e frutta secca. Dalla fine cremosità con chiusura sapida.
ABBINAMENTO
Culatello di Zibello, primi piatti, pesci, carni bianche e tartufo.
CANTINA
Le radici della Barone Pizzini partono da molto lontano, tempo prima che si iniziasse a parlare di Franciacorta come zona vitivinicola. Nel 1870 la famiglia Pizzini, nobili di Rovereto, fondarono l’Amministrazione Agricola Pizzini, probabilmente senza immaginare una decisa sferzata in un futuro vinicolo. Passano i decenni che portano l’azienda ad essere tra le prime ad aderire al neo-nascente Consorzio di Franciacorta ed a produrre l’ormai famoso Metodo Franciacorta Docg. Una data importante nella storia della Barone Pizzini è sicuramente il 1998. In quel anno l’azienda inizia una strada nuova, decisamente controcorrente nel panorama vitivinicolo della Franciacorta. Passa alla viticoltura biologica. Successivamente diverrà uno dei marchi di maggiore riconoscimento che convincerà anche altre realtà a seguirne l’esempio. Anche lo zucchero, utilizzato per la liquer d’expédition, è biologico. Ciò serve a testimoniare l’attenzione dell’azienda nel produrre prodotti che abbiano ” residuo zero”. Quindi prodotti che non presentino contaminazioni con diserbanti, pesticidi e concimi chimici vari. Anche la cantina rappresenta la volontà di ridurre l’impatto ambientale e massimizzare il risparmio energetico. Le scelte architettoniche sono funzionali a garantire un ambiente ideale per produrre vini nel rispetto dell’ambiente, per questo la struttura, interrata per due terzi e su una superficie di circa 5.600 mq, adotta strategie e soluzioni bioclimatiche: pannelli fotovoltaici, sistema naturale di raffrescamento, utilizzo di pietra, legno e fitodepurazione delle acque sono solo alcuni degli accorgimenti utilizzati.
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