NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore giallo paglierino. Al naso profumi di albicocca ma anche nuace minerali e tostate. Al palato è salino, con ricca struttura, e un finale seducente e leggermente affumicato.
ABBINAMENTO
Con tutti i piatti a base di pesce, perfetto con le ostriche selvatiche.
CANTINA
Sébastien crede in un ciclo lavorativo della vigna rispettoso nell’ambiente, praticando prima un’agricoltura biologica e, oggi, biodinamica: l’aratura del terreno, ricco di silice, viene realizzata con due giumente, permettendo una migliore ossigenazione del terreno; in vigna viene utilizzato solo letame, senza l’utilizzo di prodotti chimici e si vendemmia solo quando le uve hanno raggiunto la piena maturazione (quando raggiungono un color arancione- viola). L’età delle vigne si aggira intorno ai 50 anni, sono situate sulla zona collinare che si affaccia su Sancerre, con una pendenza del 20-25% e affondano le radici in suoli ricchi di calcare e silice, particolarmente adatti al varietale coltivato.
In cantina solo vinificazioni spontanee, nessuna chiarifica o filtrazione né tantomeno solfiti. Una lunga maturazione in botti e l’imbottigliamento con luna calante permettono di offrire vini – rossi e bianchi – ricchi e molto intriganti. Si scordino però i bianchi di Sancerre dello stereotipo stilizzato dal gusto di peperone verde e foglia di pomodoro. I nomi dei vini sono in Lituano, in onore della moglie di Sébastien: Auksinis – dorato, Skeveldra– pezzo di pietra e Akmènimé – fatto con la pietra.
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