Brunello di Montalcino DOCG Riserva “Dedicato a Franco Biondi Santi” 2012 – Biondi Santi (in cassa legno)

Annata: 2012

Denominazione: Brunello di Montalcino Riserva DOCG

Vitigni: Sangiovese grosso 100%

Alcol: 13.5% Formato: 0.75

Temperatura di servizio: 16/18 °C. Affinchè il vino possa esprimersi al meglio, la bottiglia va aperta almeno 8 ore prima di essere bevuta.

Bernardi Rate: 100/100

Tipologia: Rosso Toscana

Abbinamento: Secondi di carne, Selvaggina

Peculiarità: Già l’etichetta è al top nel mondo, la riserva è una delle 39 dal 1888 della produzione del Brunello di Montalcino, il vino in purezza di solo sangiovese letteralmente inventato e realizzato nella Tenuta Greppo dalla famiglia toscana nelle colline senesi. Delle 39 riserve, 24 sono firmate da Franco Biondi Santi (la più universalmente nota è quella del 1955 inserita da Wine Spectator tra i 12 migliori vini del secolo). La 2012 è l’ultima della sua vita e a questo personaggio fondamentale dell’enologia è dedicata l’etichetta. Dunque una bottiglia specialissima, numerata: ne sono state denominate così Riserva 2012 appena 12 mila 500 bottiglie, in vendita 8000 il resto in custodia nella wine library, il tesoro dentro il Greppo.
Inutile sottolineare la qualità del vino, l’eccellenza della bottiglia alla degustazione preziosa – è stata recentemente premiata dalla rivista internazionale ‘The Wine Enthusiast’ con 100/100 – il ‘message in a bottle’ contenuto nell’ultimo lavoro del maestro ‘alchimista che trasforma gli acini in oro liquido’, una delle tante definizioni date a questo gentiluomo riconosciuto nel mondo, scomparso l’8 aprile del 2013. La riserva doveva uscire più di un anno fa poi è stato deciso di aspettare che “la natura facesse il suo corso, lasciando da parte le logiche commerciali”, dice l’ad Giampiero Bertolini. Tancredi , classe 1991, è il nipote di Franco ed è brand ambassador dell’azienda fondata da Clemente Santi e Jacopo Biondi (il marito della figlia di Clemente) che nel 1865 ottenne il riconoscimento del Brunello, vino rosso scelto, inventato nelle sue vigne, mentre è al nipote Ferruccio che nel 1888 si deve la prima bottiglia di Riserva. “Queste bottiglie non sono solo cimeli, la Riserva – racconta all’ANSA il giovane Tancredi – rappresenta il cuore di quello che è il concetto di Brunello, la sua unicità, particolarità, longevità”. Il rampollo della famiglia, figlio di Jacopo , è il custode della memoria storica dell’azienda, cresciuto tra le vigne con i discorsi e gli aneddoti del nonno Franco.

Spedita da Tenuta Greppo a Bernardi Wine & Spirits il 10/2020

558.00

Esaurito

NOTA DI DEGUSTAZIONE

Colore rosso rubino brillante. Il bouquet è importante e complesso, con piacevoli sentori di rosa appassita, arricchiti da delicate note di vaniglia. Al palato risulta armonico e ben strutturato, con un ottimo equilibrio tra tannini ed acidità. Sapido e persistente, è un vino caldo e avvolgente.

ABBINAMENTO

Perfetto per accompagnare primi piatti saporiti a base di ragù di carne, è ideale in abbinamento a carni rosse, specialmente alla griglia, carni in umido e selvaggina. È ottimo anche con formaggi stagionati.

CANTINA

Biondi Santi, la storica cantina, arrivò a sedersi sul trono della collina di Montalcino. Fino al 1825 il vino più famoso e apprezzato in quel fazzoletto di terra toscana era il Moscadello, un bianco leggermente dolce e di facile beva. Fu proprio in questi anni che sulla scena arrivò Clemente Santi, il quale iniziò ad incuriosirsi e studiare le caratteristiche di un clone del vitigno Sangiovese, il Sangiovese Grosso, chiamato Brunello dai cittadini locali per il colore intenso e scuro del suo manto. La storia riprese nel 1860 quando Ferruccio Biondi-Santi, nipote di Clemente e figlio legittimo di Jacopo Biondi e di Caterina Santi, iniziò a produrre un rosso a base di questa uva che dimostrò subito di avere tutte le carte in regola per poter diventare qualcosa di straordinario. Proprio in quegli anni la catastrofe portata dall’insetto della fillossera colpiva le viti e saccheggiava i raccolti come una vera e propria epidemia, mangiando tutto quello che trovava sul suo cammino. Così gli agricoltori, spaventati e impauriti dai danni dell’insetto, cercarono di ottenere un rapido riscontro finanziario delle nuove viti, vendendo i vini rossi sul mercato nel modo più veloce possibile. Ferruccio non era della stessa opinione e remò in controtendenza. Pensava che il vino era l’amico più fedele del tempo e che soltanto con il passare degli anni esso poteva diventare grande. Così vinificò in purezza il Sangiovese Grosso che coltivava nella sua tenuta il Greppo e lo aspettò a lungo in cantina fino al raggiungimento del suo perfetto grado di maturazione. Qualche anno dopo lo assaggiò e sbalordì ogni cittadino. Quel giorno rimase nella storia perché nacque il primo e storico Brunello, le cui radici rimangono per sempre legate alla famiglia Biondi Santi. Da quel giorno il prestigio e la fama di questo marchio cominciò ad aumentare di valore, grazie a interventi mirati, modernizzazione delle tecniche e a selezione dei migliori ceppi di Sangiovese.

Peso 1 kg
Regione

Toscana

Vitigno

Sangiovese Grosso

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