Grappa Invecchiata Riserva “18,46” – Mazzetti d’Altavilla (in confanetto con 4 Balloon)

Denominazione: Grappa di vinacce dei “rossi” Barbera e Dolcetto,

Alcol: 43% Formato: 0.70l

Bernardi Rate: 92/100

Peculiarità: Dal paziente invecchiamento in legni di pregio nasce Riserva 18.46, il prodotto di sapienti tagli di cantina il cui nome – oltre 18 mesi di invecchiamento nella batteria numero 46 – rimanda direttamente alla data di fondazione dell’azienda.
Distillazione: con processo discontinuo e successivo invecchiamento per oltre dodici mesi in barriques di Rovere d’Allier. All’estrazione fa seguito l’assemblaggio e l’ulteriore affinamento per almeno sei mesi in botti di Castagno.

92.00

Esaurito

DISTILLERIA

Mancavano ancora quindici anni a che l’Italia fosse unificata e oltre 50 anni alla messa su strada della prima automobile Fiat. Nella medesima Regione dalla quale questi due importanti eventi presero inizio, la Famiglia Mazzetti cominciò la propria attività di distillazione nel cuore del Monferrato. Era infatti il 1846 quando Filippo Mazzetti (1816-1855) fondò a Montemagno la sua prima distilleria per la produzione di Grappa. In quei tempi le vinacce, dalle quali da sempre la grappa nasce per distillazione, erano principalmente considerate un materiale di disavanzo del processo di produzione del vino: per incuria ed impreparazione di molti vinificatori, spesso esse non erano conservate e selezionate al meglio, come oggi avviene per poter essere distillate ad arte. Dicono che Filippo, e dopo di lui il figlio Luigi, solevano spesso rammaricarsi dello spreco che si faceva di questa nobile materia prima che invece poteva essere nobilitata, trasformandola in un pregiato e inimitabile distillato: la Grappa.

Filippo per trovarle, si rivolgeva a cantine vinicole poste talvolta anche lontano dalle terre circostanti la sua distilleria (situata nel cuore del Monferrato): andava, con non poca fatica visti i mezzi del tempo, anche nell’Alto Monferrato, nel Canavese e talvolta anche nelle Langhe e nel Roero.

Se da un lato questo fu molto faticoso e dispendioso nei primi tempi, col passare degli anni, Filippo prima e poi il figlio Luigi (1842-1911), che nel frattempo trasferì la distilleria ampliata ad Altavilla Monferrato, impararono a conoscere e ad apprezzare i distillati ottenuti dalle vinacce provenienti dalle diverse aree del Monferrato. Scoprirono così, mentre via via la loro tecnica di distillazione si affinava, l’immenso patrimonio sensoriale nascosto nelle pieghe della nostra terra e dei suoi uvaggi.

Peso 1 kg

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