NOTA DI DEGUSTAZIONE
Colore oro paglierino e perlage molto fine. La sfumatura rivela la forte percentuale di Chardonnay e l’utilizzo esclusivo della prima spremitura. La finezza del perlage è dovuta ad una materia prima nobile, ad una temperatura di cantina perfettamente controllata, fresca e costante, e ad un invecchamento in bottiglia molto lungo. I primi profumi rivelano gli agrumi dello Chardonnay: limone verde, pompelmo. Poi compaiono i profumi di frutti rossi: ribes, lampone, amarena, caratteristici del Pinot Noir. Lasciandolo aprirsi ancora nel bicchiere, si rivela un legame con i frutti un pò canditi, vedi esotici del Pinot Meunier. L’attacco è vivo grazie ad un basso dosaggio che rispetta l’autenticità del vino. Il naso si conferma con i primi sapori di agrumi, di mandorle, di pane tostato, poi gelatina di amarene poi di frutti neri come la ciliegia, il fico o la mora. Nella sua evoluzione, la sua aerazione, il suo riscaldamento, rivela dei sapori lievi di prugna e di pera. La bocca è ampia senza essere pesante, abbastanza lunga, lasciando un finale molto netto.
ABBINAMENTO
La Première Cuvée è lo champagne d’aperitivo per eccellenza. Si accompagna divinamente con i formaggi (Brie de Meaux, Camembert, Saler stagionati), al pollame e ai molluschi e crostacei.
MAISON
Bruno Paillard nasce nel 1953 a Reims, cittadina che si colloca al centro della regione dello Champagne. Bruno ha alle spalle una famiglia che da diverse generazioni si occupa di vino, ed è per lui facile, a poco più di vent’anni, iniziare il percorso di broker, acquisendo anno dopo anno un’esperienza sempre maggiore riguardo al mondo dello Champagne. Bruno però, all’interno del proprio cuore, covava un desiderio: realizzare una bollicina col proprio nome, in grado di distinguersi per eleganza e purezza. Deciso a realizzare questo sogno, Bruno vendette la propria Jaguar, e con i primi soldi iniziò a mettere le basi dell’azienda. Nei primi anni Bruno produsse le proprie etichette affittando degli spazi in alcune cantine, acquistando l’uva dai contadini: può sembrare una pazzia in un mercato che non vedeva la nascita di una nuova maison da quasi cent’anni, ma sin da subito le bottiglie firmate Paillard riscossero un buon successo. Nel 1994 Bruno iniziò ad acquistare le prime vigne, riuscendo a espandersi sempre di più, avendo come obiettivo una viticoltura “lenta” e sostenibile, in grado di inserirsi delicatamente all’interno del terroir dello Champagne.
Bruno Paillard è una maison che oggi si sviluppa su 32 ettari vitati, di cui 12 ricompresi all’interno di zone classificate come Grand Crus. Dalle uve coltivate su questa superficie, Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, si copre circa la metà del fabbisogno produttivo della cantina; la parte necessaria rimanente è acquistata dai contadini della zona, fidelizzati nel corso delle vendemmie. All’interno dei vigneti di proprietà vige un rigido rispetto per il terroir, che si esprime con pratiche sostenibili che mirano a promuovere la biodiversità, e non prevedono l’utilizzo di erbicidi o pesticidi. Le rose vengono piantate vicino ai filari come campanello d’allarme, in quanto vengono attaccate per prime da peronospora e da altre malattie potenzialmente dannose per le viti. In cantina grande attenzione è posta in ogni fase della vinificazione, ed è durante i mesi compresi fra Gennaio e Pasqua che ci si dedica all’arte del blend, dove sono i vini di riserva della maison, datati sino al 1985, a costituire la chiave di un sapore unico.
Oggi la Bruno Paillard è una realtà produttiva più che affermata, che ogni anno dà vita a diverse etichette, commercializzate in 30 paesi del mondo, dall’Europa all’Asia, passando per il Nord America. Prodotti raffinati e stilosi, che rispettano al 100% il consumatore: ogni bottiglia ha infatti chiaramente impressa la data della sboccatura, che consente agli appassionati di comprendere appieno il momento evolutivo delle bollicine. Maison Bruno Paillard non smette mai di stupire, con prodotti che dalla “Premier Cuvée” giungono sino al “Millésime” 2008, bottiglia dal sapore unico, che affascina anche grazie alla particolare etichetta, realizzata dalla famosa artista coreana Bang Hai Ja.
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